Conosci qualcuno che non giudica mai?
Qualcuno che non esprime mai nessun pensiero critico su una situazione o una persona?
Io personalmente no.
Giudicare è un atto automatico proprio della natura umana.
Quando l'Anima si incarna nella materia e inizia l'esperienza umana all'interno del corpo fisico, perde il contatto con la dimensione spirituale e si identifica totalmente con i meccanismi della macchina biologica (il corpo fisico).
Cosa sono i meccanismi automatici della macchina biologica?
Sono le azioni, i pensieri e le emozioni che la macchina registra dal momento del concepimento fino alla morte terrena (ne parleremo meglio nel prossimo articolo).
Le emozioni sono meccanismi registrati, ovvero reazioni impresse nel nostro cervello che noi utilizziamo a seconda di ciò che ci accade.
Perchè giudichiamo?
Giudicare è uno dei meccanismi automatici della macchina biologica, che ci porta a formulare un pensiero critico su qualcuno o su una situazione vissuta.
Se iniziamo a portare l'attenzione sul nostro "giudicare", ci accorgeremo che lo facciamo continuamente, a volte in maniera del tutto automatica.
Giudichiamo il colore di un'auto.
Giudichiamo un corpo fisico.
Giudichiamo quello che ci taglia la strada.
Giudichiamo le persone con cui entriamo in contatto per qualcosa che noi faremmo diversamente.
Giudichiamo un evento, una situazione di cui non siamo nemmeno protagonisti.
E soprattutto, GIUDICHIAMO NOI STESSI, tantissimo.
E perchè lo facciamo?
Perchè giudicare è appunto un meccanismo automatico della macchina biologica, ovvero un meccanismo che abbiamo appreso sin da bambini e che replichiamo continuamente senza più chiederci se ci fa bene o se ci fa male.
Il giudizio: un bene o un male?
Chi mi segue da un po' sa che uno dei miei principi base è l'osservare una situazione senza volerla definire giusta o sbagliata, buona o cattiva ma "sentire", percepire cosa mi trasmette. Questo per me vale anche per il giudizio.
Il giudizio è una forma di reazione a qualcosa che ci accade. Non è giusto o sbagliato semmai posso chiedermi se mi fa bene.
Mi è utile? Ecco, in verità il giudizio è poco utile e non produce quasi mai benessere (che è il nostro fine, ovvero stare bene e vivere sereni).
Quando giudichiamo noi viviamo nella dualità, ovvero nella realtà materiale e terrena e perdiamo il contatto con la nostra natura spirituale.
Giudicare è un atto che porta disagio soprattutto a chi lo fa (e talvolta a chi lo riceve).
Quando giudichiamo l'esterno, dimentichiamo che la nostra realtà è creata da noi e quello che viviamo è il frutto di ciò che siamo.
Giudicando l'esterno stiamo in realtà giudicando noi stessi.
Approfondiremo questo discorso sul giudizio, perchè sono tante le sfumature che si possono osservare. Per questo articolo mi basta chiarire che giudicare è un atto "normale", nel senso che è proprio della natura umana. Tutti noi giudichiamo!
Finchè esistiamo incarnati in un corpo, giudichiamo quello che abbiamo attorno.
Allora qual è il lato utile da osservare?
Più divengo consapevole che il giudizio è un meccanismo automatico proprio della personalità (parte mentale), più posso prenderne le distanze e osservare attivamente quando accade.
Il giudizio tenderà sempre a salire a galla come meccanismo automatico ma siamo noi, che consapevoli di come siamo fatti, scegliamo di dare o non dare energia a questo sentimento.
Meno potere daremo al meccanismo del giudizio, più serenamente riusciremo a vivere le nostre relazioni e la nostra quotidianità.
Difficile? Solo all'inizio, perchè dobbiamo rieducarci a un nuovo meccanismo mentale più sano e utile.
Ci lavoreremo su, con gli esercizi di osservazione.
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